“Mentono tutti”: di Marco Travaglio

Molti la pensano come me… direi…

(di Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Ci avete fatto caso? Il Grand Guignol di Nizza come il fallito golpe in Turchia li abbiamo vissuti in diretta, com’è ormai consueto nell’era del Grande Fratello, fra tv, social network, videotelefonini e telecamere fisse. Eppure mai come da quando ci pare di sapere tutto, non sappiamo nulla. Perché tutti mentono. Tutti – scrive Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano nell’editoriale di oggi 17 luglio 2016, dal titolo “Mentono tutti” .

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Ci avete fatto caso? Il Grand Guignol di Nizza come il fallito golpe in Turchia li abbiamo vissuti in diretta, com’è ormai consueto nell’era del Grande Fratello, fra tv, social network, videotelefonini e telecamere fisse. Eppure mai come da quando ci pare di sapere tutto, non sappiamo nulla. Perché tutti mentono. Tutti. Si pensava che l’homo videns di cui parlò Giovanni Sartori fosse almeno più immune dei suoi antenati alle bugie. Invece ne è vieppiù ostaggio, perché non sa neppure di non sapere. Crede di sapere tutto, dunque non cerca di saperne un po’ di più.

O sospetta di sapere cose false, ma cade in preda alle leggende metropolitane del complottismo e della dietrologia, tanto false quanto affascinanti, dunque ritenute credibili come estrema reazione alle verità ufficiali, palesemente farlocche. Mente lo Stato Islamico, cioè l’Isis, quando 48 ore dopo la strage di Nizza comunica che il franco-tunisino Mohamed Lahouaiej Bouhlel “era un nostro soldato”. Da quanto accertato finora, non lo era affatto: non era uno jihadista inquadrato, era un pessimo musulmano, beveva come una spugna, andava a donne, non rispettava il Ramadan, nessuno l’ha mai visto in moschea. Era semplicemente un pazzo solitario, ma tutt’altro che scemo, che s’è fatto beffe della cosiddetta “sicurezza” francese, ancora una volta perforata come un colabrodo, non bastando i precedenti di Charlie Hebdo e del Bataclan. E probabilmente ha deciso di morire da famoso in mondovisione: come Andreas Lubitz, il copilota tedesco che si schiantò un anno fa sulle Alpi francesi con tutti i passeggeri del suo aereo di linea.

Mente il governo Hollande-Valls, quando assicura che la polizia transalpina ha “compiuto il suo dovere”, ma nulla poteva contro un terrorista “radicalizzato velocemente” ( tanto velocemente che non era neppure schedato tra i soggetti a rischio blando, malgrado i suoi precedenti per furti, violenze e altri crimini comuni: tipica tecnica di ingigantire il nemico per minimizzare le colpe di chi non ha saputo fermarlo). Se la polizia facesse il proprio dovere, nessun pregiudicato al mondo riuscirebbe a invadere, con un Tir noleggiato e una pistola in pugno, una zona pedonale affollata di migliaia di persone nel giorno della Festa Nazionale. Ammesso e non concesso che la polizia dica il vero, e cioè che Bouhlel ha forzato con abile manovra il posto di blocco (che invece, secondo testimoni oculari, non c’era neppure più), sarebbe stato inseguito e abbattuto dai gendarmi in pochi secondi.

E prima che prendesse velocità, visto che un tir fermo di 19 tonnellate non raggiunge i 90 km orari di colpo, ma ci mette un bel po’. Invece i gendarmi sono arrivati dopo un passante che ha tentato di aggrapparsi alla sua portiera e uno scooterista che l’ha affiancato tentando di fermarlo, quando ormai il killer aveva percorso quasi 2 chilometri e sterminato 84 passanti. Tutto ciò, senza ricordare gli allarmi inascoltati dell’intelligence francese su lupi solitari e schegge impazzite in agguato, e le durissime critiche della commissione parlamentare d’inchiesta al piano antiterrorismo varato dopo il Bataclan, bellamente ignorati dal governo Valls che aveva appena comunicato di aver “perso gli Europei ma vinto la sicurezza” e annunciato la fine dello stato d’emergenza.

Mentono i governi occidentali, dagli Usa all’Ue, che hanno atteso 3-4 ore prima di condannare il golpe e dare la solidarietà a Erdogan e al suo governo “liberamente eletto”. Hanno semplicemente aspettato di vedere chi vinceva per saltare sul carro giusto: avessero prevalso i golpisti, ora starebbero scaricando l’imbarazzante Sultano che perseguita gli oppositori, arresta o costringe all’esilio i dissidenti, chiude la stampa libera, censura il web (altro che “libere elezioni”), licenzia i magistrati, taglieggia l’Europa sui migranti e fa pure il doppio gioco col petrolio dell’Isis. Che il golpe sia stato un fulmine a ciel sereno per le cancellerie occidentali, non può crederlo neppure Alice nel Paese delle Meraviglie: la Turchia, ultimo avamposto della Nato verso il Medio Oriente, è piena di basi militari con personale americano ed europeo e tutti gli strumenti per intercettare gli F16 dei putschisti appena decollati alla volta di Ankara.

Mente anche Matteo Renzi quando, dopo ore di silenzio, corre in soccorso del vincitore Erdogan con gran “sollievo” per il “prevalere della stabilità e delle istituzioni democratiche” e perché “libertà e democrazia sono sempre la via maestra da seguire e difendere”. A parte l’abuso di parole come “libertà” e“democrazia”, che stonano sia col concetto di “stabilità” sia con un figuro come Erdogan che ora fa il controgolpe con la scusa del golpe, noi siamo uomini di mondo e capiamo quasi tutto: realpolitick, diplomazia, alleanze, interessi commerciali e anche la paraculaggine per dirottare altrove il mirino dei terroristi. Ma allora piantiamola con le ipocrisie. Com’è che, se “libertà e democrazia sono sempre la via maestra da seguire e difendere”, l’Italia continua a essere alleata di regimi illiberali e antidemocratici come l’Arabia Saudita, che, oltre a essere un’ottima fornitrice di Rolex a sbafo, è il principale finanziatore e megafono del reclutamento e della propaganda jihadista nel mondo? E che differenza c’è fra i generali golpisti “laici” turchi condannati ieri e il generale golpista “laico”egiziano Al-Sisi che seguitiamo a trattare coi guanti bianchi anche se continua a prenderci in giro sull’assassinio di Giulio Regeni? A parte il fatto che i golpisti turchi hanno perso e il golpista egiziano ha vinto, si capisce.

I BAMBINI NON SI TOCCANO! #Nizza 14 Luglio 2016

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Che pena ascoltare di tutti questi bambini uccisi sotto le ruote di quel camion…

Verrebbe voglia di smettere. Smettere di lottare, smettere di scrivere, smettere di partecipare, smettere di andare in vacanza, smettere di lavorare, amare, parlare, mangiare, produrre, giocare, correre, istruirsi, istruire, ascoltare, cantare, guardare, scoprire, divertirsi, piangere, gioire, acquistare, risparmiare, soffrire, condividere, regolare, tagliare, cucire, elogiare, disprezzare… eccetra eccetra eccetra…

Noi non vogliamo smettere di essere liberi però! Eh no!

Proprio nel giorno della festa nazionale francese la libertà ha ancora più senso!

Come in tutte le cose c’è un’origine. Bisogna stare attenti perché tutto quello che sta succedendo ha delle colpe ben precise! Non voglio esagerare dicendo quello che molti complottisti pensano ma, signori dell’Europa ristretta (dopo Brexit)… LO STRESS LOGORA I POPOLI, lo stress psicologico logora le menti, lo stress fisico logora le anime e tutto quello che logora chi è schiavo… produce tutto questo.

Un uomo stressato può procurare danni indescrivibili ed irreparabili. Potrei elencare decine di cose che un folle o un pazzo qualunque potrebbe causare…. e siccome di pazzi e folli ormai è pieno le strade, Nizza ne è lampante dimostrazione, bisogna davvero invertire la rotta. Il terrorismo non centra più niente! Le persone logorate dal sistema producono suicidi, omicidi, stragi… I prossimi step potrebbero essere molto più gravi e sempre più numerosi.

Cari politicanti, potenti italiani e stranieri avete logorato le menti delle masse… non ci sarà una rivoluzione francese ma STATE PERDENDO LA TERZA GUERRA MONDIALE ; finanziariamente, psicologicamente e fisicamente…

Si può ancora fare qualcosa ma fate in fretta anche perché… I BAMBINI NON SI TOCCANO!

P.S.: Se poi vogliamo vederla da un altro punto di vista… scommettiamo che tra un po’ si andranno a cercare da qualche parte le armi di distruzione di massa, mai rinvenute, come nell’Iraq di Saddam Hussein?

MB

 

USA e Gran Bretagna nel 2016 a 10 giorni dal referendum Brexit

13giugno2016

 

Stragi con mitragliatrici in un locale di Orlando-Florida. Gran Bretagna pronta a votare per uscire dall’ “Europa” pur non avendo mai utilizzato l’euro, la moneta che ha rovinato l’economia… europea… manco a dirlo. Comunque senza dubbio ha rovinato quella italiana, greca, spagnola e portoghese… Sticazzi e dici poco? Nord Africa da anni ormai in ribellione e terrorismo inquietante. Sbarchi di profughi sulle nostre coste e Europa che vorrebbe chiudere le frontiere. Banche che falliscono e dirigenti milionari impuniti. Jobs act rifiutato dai francesi ma inniettato col clistere agli italiani.

MI SEMBRA UN QUADRO INQUIETANTE DEL MONDO VICINO A NOI.

Per non parlare del resto… Quindi? Facciamoci qualche domanda che ne dite?

Ora e sempre w l’ Italia, Bonucci Buffon e Ciro Immobile compresi. Non sono uno di quelli che afferma che il calcio nasconda i problemi e non voglio fare polemiche del genere. Dico forza ragazzi di Conte e lo penso sul serio ma… sembra strano che un cittadino americano possa comprarsi un fucile mitragliatore e fare quello che ha fatto no? Forse perché questo è quello che gli americani (inglesi) fanno da quando sono in quelle terre lontane colonizzate ? Uccidono e si impossessano di terre e territori ? Sterminano popolazioni perpretando genocidi ? Questa è storia quindi, cosa volete che faccia un cittadino … emulazione… o Winchester o Kalashnikov per uccidere gli apache no ? Evviva. Che poi gli apache siano gay o etero poco importa a loro. Noi, qui in Europa siamo gli “indiani” che rischiano di essere eliminati e annullati economicamente dai TTPI ad esempio, ovvero da uno dei diversi mezzi occulti che i mentalist del mondo, tramite le multinazionali, adottano per trasformare le “colonie” in imperi. Siamo stati, come già detto prima, messi in ginocchio dall’euro, derubati dei nostri risparmi dalle banche e dalle tasse del resto…

AVETE CAPITO PERCHE’ LA GRAN BRETAGNA VUOLE USCIRE DALL’UNIONE EUROPEA?

Ah ma stiamo bene attenti, non è che il referendum serva solo a dare la colpa ai cittadini? I plebei avranno scelto democraticamente la Brexit…

E CERTO CHE VUOI FARE ? ARRIVANO I COW BOY E RIMANIAMO NELL’ACCAMPAMENTO? MA NOOO, DIAMO FUOCO ALLE TENDE E DIAMOCELA A GAMBE.

Date retta a uno stupido. Fatevi qualche domanda.

MB

 

DEVE RINASCERE LA TV DEI RAGAZZI

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In un gruppo o in una azienda televisiva che si rispetti la tv dei ragazzi dovrebbe avere una forza ed un potenziale non indifferente invece, da sempre snobbata e messa in secondo piano, ha definitivamente lasciato il testimone ai quei pochi personaggi irreali dei cartoni animati che , pur divertenti ed invincibili, non riescono a creare nello spirito del bambino un fattore “d’emulazione” pulito.

In tutti i palinsesti italiani la tv dei ragazzi deve riconquistare un ruolo più dignitoso!

Non a caso, negli anni,sono nate le reti satellitari interamente dedicate sinonimo di interesse particolare da parte di investitori.

In Gran Bretagna e nelle Americhe tutte le “Star” delle trasmissioni per bambini godono di una popolarità incredibile ed hanno un seguito molto significativo.

Purtroppo nella programmazione pomeridiana di alcune delle più importanti reti nazionali, non si insegna più a giocare ma a lavorare, ad imparare un mestiere; cantante, ballerino o attore che sia. Non è giusto e non è logico. Il bambino è anche continuamente bombardato da storie d’intrecci amorosi e scandali domestici “grazie” alle soap opera e alle fiction.

E’ colpito inconsciamente dal gioco di conquista del belloccio e delle belle generose e “corpulenti” ragazze… impara così, a sua insaputa prematuramente , un gioco ben differente da quello stabilito dalla natura umana. In seguito, durante la giornata passata davanti all’oggetto TV, il bambino si ritrova di fronte a “fiabe” tragiche di vita reale raccontate dai “rotocalchi televisivi”. Sono “favole” narrate in maniera troppo diretta e disarmante, molte volte farcite di nudi gratuiti ed abbondanti.

Così ormai da anni il limbo pomeridiano delle televisioni nazionali ha colpito almeno generazioni di “ragazzi”!

Una corretta “censura diplomatica” di tante notizie sarebbe da plauso nei confronti dei suddetti rotocalchi o addirittura dei TG. Ma ormai la tendenza è totalmente contraria… per colpa dell’auditel è meglio una “tetta” in più che un punto in meno!

Dunque ne paghiamo le conseguenze.

I genitori sono disarmati davanti a tanto “nuovo sapere” presente nella mente dei figli e la società italiana, alla lunga, ne paga il caro prezzo.

Il bambino dovrebbe essere guidato con più sapienza nella scoperta del mezzo televisivo.

La televisione, è inutile negarlo, è un’ottima baby-sitter per tante famiglie italiane.

Il bambino cresce seguendo l’evoluzione della messa in onda televisiva quotidiana, passano gli anni ed il giovane pubblico cambia, si rinnova e, mentre per gli spettacoli dedicati alle fasce più adulte si crea un rapporto affettivo statico, nel caso della tv dei ragazzi questo rapporto è ampiamente dinamico, milioni di bambini diventano grandi ed il prodotto proposto loro, inconsciamente, influenzerà le scelte future.

Potenzialmente, “conquistare” la stima di un giovane spettatore dieci anni prima, significherà riacquisirlo in seguito riattivando i suoi più dolci ricordi dell’infanzia.

Dopo vent’ anni di lavoro dedicato ai bambini nelle reti Mediaset (Kiss me Licia, Bim bum bam, Ciao ciao…),  ho notato questo forte “déjà vu” nei miei confronti da parte del “vecchio” pubblico.

In questo contesto e nell’attuale panorama televisivo la tv dei ragazzi deve risvegliarsi e rinascere per investire in un futuro incerto e pieno di suggestioni.

Non è importante che il conduttore di una buona tv dei ragazzi sia sempre un baldo giovincello, del resto nessuno può negare che “Babbo Natale” sia il personaggio più amato del mondo!

Quindi…invertiamo tendenza, diamo un forte scossone!

Dirottiamo i nostri personaggi più popolari in questa nuova “cornice storica”…ne saremo tutti ripagati!

Facciamo, per esempio, condurre ad un “VIP” per due settimane, una bella trasmissione dedicata ai più piccoli, alterniamone tanti per tanti mesi, dimostriamo di impegnarci in un lavoro dove il personaggio famosissimo non si abbasserà a lavorare in un programma minore, ma sarà molto onorato di aver contribuito alla rinascita della tv dei ragazzi italiana. Facciamolo insieme Rai e Mediaset… i nostri figli saranno contenti!

VI RACCONTO UNA FIGATA… #bike #kuotacycle #racerstore #pratonevoso

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Vi racconto una figata.
Lunedi sera decido che per andare a trovare il mio amico Dino Bonelli… lascio stare a casa l’auto e vado in bici. Peccato che Prato Nevoso sia a 220 km da casa mia. L’allenamento e la gamba però ci sono. Tutti i km fatti in inverno con gli amici hanno dato il loro frutto e allora?
Parto … ma da solo sinceramente non me la sento di andare fin lassù e percorrere tutta quella strada… accorcio un po’; prendo il treno a Magenta, scendo a Vercelli… dai sono 40 km in meno.
E allora via mi sveglio alle 6.30 mi preparo, alle 8.37 c’è il treno alle 7.30 mi vesto col completino della Marina Romoli Onlus, lo stesso usato nella 12h di Monza (nella nostra squadra a scopo sociale, in aiuto della Fondazione MRO, c’erano nientepopodimenoche Pippo Pozzato, Christian Delle Stelle, Giacomo Nizzolo, Matteo Pelucchi, Davide Pota Guarneri, Luca Gualini 8biano, Marco Bellavia e la femmina Valentina Recanati). Tiro su la cerniera e mi rimane in mano… azz… brutto presagio direbbe qualcuno ma io, che la vedo al contrario come la pecora nera, penso: che figata questo viaggio sarà fantastico allora… via.. cambiare divisa e veloci che da casa a Magenta ci son 22 km e son già in ritardo… (indosso il completo System Cars )
Ce la faccio, arrivo, prendo il treno puntuale, faccio conoscenza col capotreno torinese ciclista, gli consiglio di usare integratori; mi chiede di che marca? Naturalmente #racer di #racerstore. Arrivo a Vercelli e ricomincio a pedalare. Asti 52 km. Una pianura infinita, cinghiali? Pitoni? Giraffe? No! Riso, riso, riso… che strafigata io che rido e faccio ridere da anni, per la legge d’attrazione, mi ritrovo in mezzo al riso… e giù. Ad Asti prendo la tangenziale… azz… si… proprio quella; con la bici… vietatissimo! Ma cartelli all’ingresso, dove c’è quello direzionale per Alba, non vietano transito alle bici e una volta entrato mica posso più tornare indietro e allora su!!! A manetta… verso la fine delle 2 carreggiate. Ad Alba vado a Barolo, nel frattempo ho mangiato e assorbito gli integratori della Racer che, con i Racertore, siano benedetti perché senza non si va da nessuna parte e via; arrivo a Barolo dove cerco acqua ma c’è solo vino. Ah ah trovo una fontana, visito il borgo stupendo, posto una foto, saluto qualche amico su whattsapp e riparto.
La Fondovalle non finisce mai, un mio amico mi dice che in effetti si allenava li per l’Ironman perché quelle stradone, immense stile americano, sono il toccasana per chi deve farne tanta e certo… io son già a quota 150 km…
A Mondovì finalmente il mio ospite decide che non mi viene a prendere e che devo farmi la salita fin lassù a Prato Nevoso pedalando… wow! Speravo proprio in questo!
Avrei rischiato di mangiare un cono senza gelato e invece ecco il gelato! Allora: pausa con Danilo alla sua palestra, in fase di restyling, Planet Fitness riparto e su, su, su… Mi ciuccio gli ultimi gel alla caffeina che, dandomi una gran svegliata, mi regalano le ultime forze per arrivare in vetta… Che figata!
Sono arrivato. Ad aspettarmi davanti al suo Surf Shop Prato Nevoso c’è lui con la nipotina in spalle. Dino Bonelli. L’uomo che ha fatto più viaggi di un Concorde… L’unico che mi ha portato in Sud Africa, Lesotho, Fiji, Tonga, Repubblica Dominicana, Corea, Nuova Zelanda, Innsbruck e …Prato Nevoso. Solo lui può farmi fare queste “follie” perchè solo lui e la sua famiglia sono così ospitali da convincermi di mettere le scarpe 45 e i pantaloncini senza mutande… Si ride e si scherza ma, seriamente, senza i Bonelli il mondo sarebbe diverso…
Il mercoledì sera, alla vigilia del viaggio di ritorno, incontriamo la brava e bella giornalista della Stampa di Torino che ci fa un bel regalo e una foto. (grazie).
Giovedì mattina, con la cartina in mano, realizzata con estrema precisione dalle mani dell’ assessor Bonelli senior, parto e mi dirigo verso Finale Ligure … sbaglio la prima rotonda, mi infilo in 5 tunnel vietati alle biciclette, uno dei quali sotto il santuario di Vicoforte dove probabilmente la Madonnina si è fata il segno della croce vedendomi entrare… e poi giù…fino? Booh mi sa che la cartina di Piero Bonelli non prende in considerazione le strade costriute negli ultimi 10 anni e, per non finire a pagare il casello in autostrada, cambio rotta e incrocio…il miracolo! Tre ciclisti che arrivano da Torino… dove andate? A Finale. Io pure! Giù con loro che, naturalmente, fanno una strada diversa, ma splendida. Passiamo dal meraviglioso lago di Osiglia. Sulle salite i tre ci dan dentro, io fatico un po’ a stargli a ruota ma, a metà dell’ultima lunga 8 km… mi ciuccio un gel racer e volo… davvero! Arrivo in cima per primo… godo come un bambino e iniziamo la picchiata per quasi 20 km. Tutta discesa fino al mare…. Che strafigataaaa!
Qui prendo il treno, dopo l’abbuffata di trofie, e rientro a Milano.
Rigrazio Dio, l’Universo e Dino che mi hanno fatto fare questa pazzia…ma… mi sa che sarà la prima di una lunga serie… potete giurarci.

Voglio ricordare anche la meraviglia del campo da golf di Prato che grazie alle sue 9 buche e mezzo da pitch & putt, giocate con Bonelli senior, mi hanno fatto ritornare la gran voglia di cimentarmi con l’handicap. 9 buche e mezzo certo perché qui per attraversare la pista è meglio divertirsi che faticare quindi la buca di mezzo è un bel nearest to the pin aggiunto con una regola locale. (mi spiace ma chi non capisce di golf… si arrangi).

Morale della favola? Hai voluto la bicicletta? Ora pedala. Grazie Kuota!
Grazie alla benzina e alle “munizioni” Racerstore che hanno mosso il motore.
Grazie Prato Nevoso.

Gli altri li abbiamo lungamente ringraziati e salutati nel racconto ma… permettetemi l’ultima rimembranza… Orca non ricordo più.
Baci
#marcobellavia