RIECCOCI QUA
Sono passati sei mesi dalla mia uscita dalla casa del Grande Fratello Vip (ancora non è terminato) e ho deciso di scrivere delle importantissime considerazioni sull’esperienza e sugli avvenimenti che, nel bene o nel male, mi hanno visto protagonista di un pezzo di televisione importante.
Lo faccio personalmente qui perché voglio che tutte le parole siano inserite nel contesto perfetto delle mie idee, senza titoloni e senza deleghe ad alcun giornalista che, pur perfetto che sia, qualche volta potrebbe non comprendere il più profondo significato che detta il cuore dell’intervistato.
Vorrei non risultare troppo egocentrico nel considerare quello che ho fatto come “pezzo di televisione importante” ma, da quello che mi raccontano e dall’obiettivo riscontro personale, vado fiero di poter essere stato involontariamente considerato il Caronte che ha traghettato in tv l’importante problema della salute mentale, seppur in maniera un po’ scioccante.
Grazie intanto a tutti quelli che mi hanno sostenuto, grazie ad Alfonso che mi ha invitato e tutelato, grazie alla produzione, grazie a Filippo che mi ha amato, grazie a Tony che mi ha ingaggiato e mi ha subito stupito con la sua forza e i suoi super “poteri nascosti” che pochi immaginano.
Grazie ai miei familiari, mamma, fratello, nipote e cognata, grazie ai sostenitori reali più vicini a me, agli amici e grazie alla mamma di Filippo. Grazie a tutte le persone che hanno fatto sentire la propria voce in mio favore e grazie a tutti i concorrenti che, in un modo o nell’altro, hanno giocato un ruolo importante nel percorso trasformatosi in un caso mediatico molto forte.
Mi preme ringraziare ulteriormente diversi concorrenti del programma che hanno avuto la forza di subire e di superare una crisi dovuta dalla situazione complessa causata di riflesso dal mio disagio momentaneo. Voglio sottolineare la parola MOMENTANEO.
Grazie a loro che hanno accettato quello, che mio malgrado, hanno dovuto subire e grazie anche a chi ancora è purtroppo rimasto rancoroso. Ahimè non posso e non potrò più ormai fare un granché per riparare al loro autogol imprevisto. Con qualcuno sto stringendo buoni rapporti, con altri siamo in fase di assecondamento, con altri ancora c’è una chiusura più importante. Amen.
Ringrazio le persone che frettolosamente, anche in base ad alcuni miei discorsi confusi sentiti dalle messe in onda nella casa, hanno “diagnosticato” superficialmente la mia problematica come depressione. Li ringrazio ma li correggo ufficialmente dicendo che, pur avendo passato diversi momenti nella vita di alti e bassi anche “simil-depressivi”, come da diagnosi dell’esperto che mi ha curato ( già chiarita in interviste su stampa e tv diverse): io, Marco, ho subito in quei famigerati giorni un forte stress che si è trasformato in un disagio psichico temporaneo che ha provocato la perdita del sonno. Sonno che è mancato in una fase molto critica per quattro infinite notti che mi ha fatto disconnettere completamente dalla realtà causando e provocando, purtroppo, anche atteggiamenti poco consoni, ma totalmente involontari, per i quali più volte ho chiesto scusa personalmente e indirettamente alle persone coinvolte. Perdono gentilmente concesso da tutti. Grazie.
Tanti hanno riassunto la situazione sia in tv che sui social e tantissimi mi hanno sostenuto.
Qualcuno mi ha giudicato.
La cosa che mi ha davvero colpito profondamente e piacevolmente è stato il grande immenso affetto della maggior parte di voi, delle persone, della gente. “L’Italia è con te” mi hanno detto centinaia di volte, specialmente quando ancora non capivo cosa stesse accadendo.
Ritornando in me e tornato a raggiungere la mia consapevolezza migliore solo poi ho compreso e capito perfettamente cosa significassero quelle parole. Non posso far altro allora che dire ancora: Grazie !
Veniamo al dopo.
Uscito dalla casa, recuperate le forze, sono stato ospite dei migliori programmi della rete tv che ospita il Grande Fratello e ho incentivato il materializzarsi di piccoli movimenti d’opinione anche solo scrivendo dei semplici tweet o minimi commenti in Instagram. Qui ho intuito, qualche volta anche sbagliando nell’uso di parole e di tempi, che son stato dotato inconsapevolmente di un potere mediatico potentissimo. Accipicchia e chi se l’aspettava!
Ci ho messo un po’ di tempo prima di capire che il mio pensiero potesse davvero essere importante per qualcuno allora, per evitare di fare errori, mi son fermato e ho iniziato a stare in silenzio perché ogni parola sarebbe potuta confondersi con giudizi e questo non è proprio nelle mie corde. Il silenzio è una grande virtù.
Il giudizio affrettato deve e dovrà al massimo sempre essere trasformato in semplice opinione, anche per questo esistono gli opinionisti e non i giudici in tv; il problema è che tante persone dal comodo divano invece si permettono di giudicare e di dare opinioni spesso giuste ma altre volte gratuitamente infondate, prive di verità, fantasiose e illegali. Questi sono giudizi tossici meritevoli di essere pure perseguiti legalmente. Esistono gli haters e dobbiamo farcene una ragione ma… Qui nasce il problema dei social che sono pure colmi di troll e di account denigratori, falsi e diffamatori (creati anche a tavolino per poter commettere ingiustificati pesanti attacchi). Tante volte son guidati da mani esperte di agenzie senza scrupoli che sanno addirittura influenzare l’opinione pubblica sociale a favore esclusivo dei loro clienti…
Alle volte pagando purtroppo si può scatenare l’inferno.
Qui mi vien da ridere perché ne son pure diventato vittima inconsapevole su basi ridicole… Ma mi fermo e passo oltre. Grazie anche a voi che mi avete aperto gli occhi su una realtà a me prima totalmente sconosciuta.
Ad un certo punto ho anche piacevolmente trovato i miei profili social invasi da fantastici e numerosissimi nuovi sostenitori/follower. Vi ringrazio tutt’ora quotidianamente d’esistere. Ho naturalmente anche riscontrato una piccola fase opposta ovvero di “amici” che, dettati dalla rabbia interiore personale, hanno “tolto il follow” tacciandomi , secondo loro “punendomi”, per “falsone”. La loro teoria strampalata sarebbe quella di aver finto una sceneggiata per acquisire visibilità. Non commento naturalmente ma devo ammettere che mi hanno non poco amareggiato.
Quello però che mi ha sorpreso in maniera eclatante è stata un’ intervista a un ex collega che mi additava come grande attore che ha messo in scena una montatura per cercare visibilità. Bene a questo “diplomatico” rispondo ricordandogli che il primo a raccontare e a prendere in giro il sottoscritto affermando spesso che non sono un bravo attore è stato proprio e sempre lui nei nostri famosi anni 90… Da qui chiudo e rimando al suo buon cuore le riflessioni personali. Io da parte mia ricordo che, se fossi in grado di recitare così bene, sarei senza dubbio inserito nella classifica dei piu’ bravi attori da oscar, cosa che chiaramente non mi risulta.
Infine parliamo di donne splendide e di donne infelici.
Ho avuto la possibilità di conoscere bene una donna che ha sempre avuto una presenza forte nella mia mente e nel mio cuore, lei si chiama Pamela. La nomino e le chiedo scusa perché so’ bene che preferisce star fuori ormai dalla mia “vita” ma non posso che dirle grazie.
Grazie perché ho trovato in lei quel meraviglioso lato dolce e sensibile che la contraddistingue quando sorride ed è serena. Grazie perché esisti e sei davvero forte e meravigliosamente bella in un mondo difficile fatto di lustrini e pajlettes ma anche di sofferenza, amore e pace. Mi sarebbe piaciuto conoscerti ancor meglio ma la presenza di persone infelici ha fatto in modo che le nostre strade si biforcassero improvvisamente.
Appunto diverse persone infelici in questi giorni del mio dopo gf son riapparse dal nulla e qualcuna ha creato danni inimmaginabili, alla mia coscienza, alla mia mente e al mio fisico ancora provato dai fattori che bene conosciamo. Tutto però ha un lieto fine sempre se sei equilibrato, consapevole, grato e se il perdono fa parte della tua vita. Infatti gli infelici tornano indietro ad esserlo, gli altri vanno avanti.
Certo è che il perdono fa si parte della mia vita ma non sono stolto, mi reputo intelligente, preparato, supportato e faccio parte di una squadra fortissima che dimostra sempre che uniti si vince e per ora il risultato segna, senza alcun dubbio, una sonora vittoria in casa Bellavia and co.
Grazie allora a voi che avete avuto voglia di leggermi e grazie di essere ancora con me.
A presto. Marco Bellavia.
P.S.
In questo post scriptum voglio ringraziare, e mi perdonino se li ho lasciati per ultimi, anche tutti quei personaggi dello spettacolo, della cultura, del cinema, della comunicazione, del giornalismo, della tv e della politica italiana che in un modo o nell’altro mi hanno raggiunto con un messaggio di sostegno… Grazie perché alle volte non sembra ma la vostra potente voce fa davvero la differenza; anche se non trovo sia assolutamente più importante della voce di una persona comune.
Sarebbe lapalissiano ricordarlo ma se ognuno di voi occupa un importante ruolo nei settori strategici della nostra cara Italia un motivo c’è, è reale, esiste ed è concreto. Grazie.
Infine voglio riflettere su un mio credo mantrico: penso da sempre che il percorso di vita terreno di ognuno di noi necessiti di una personale missione, quella di lasciare un segno importante e ingredienti utili che possano aiutare gli altri a vivere meglio. Con questa esperienza mi è stato riferito che abbia aiutato tanti a guardare ai problemi della salute mentale in maniera diversa.
Son già grato di avere un figlio che spero continuerà a lasciare qualcosa in questo mondo.
Inoltre reputo di aver lasciato, con la tv dei ragazzi e i miei colleghi, dei gran bei messaggi nei cuori di quei bambini che oggi sono ormai grandi.
Il cammino è davvero soddisfacente a questo punto, obiettivi raggiunti e missione compiuta ma non vorrei fermarmi qui. Piacerebbe mettermi a disposizione per dare ancora qualcosa.
Spero che sempre più persone infatti possano imparare a comprendere quali siano i veri e reali ingredienti per vivere meglio, anche in tempi di crisi come questi degli ultimi anni.
Dio vede e provvede, l’Universo è il suo habitat. Chi vivrà vedrà.
Grazie.